sabato 27 luglio 2013

specchio, specchio delle mie brame...

Che io ho l'autostima a giorni alterni, come le targhe alterne delle automobili.

Che capita che in giorni pari mi alzo, mi guardo allo specchio e vedendo le mie occhiaie peste più del solito, chiamo urlando l'amor mio e gli chiedo - ma che sarà mai? Non vedi che occhi neri e pesti, che sono un bel po' ipocondriaca, adesso vado a googolare su WikiSantoSubito che cosa potrebbe mai essere - che l'amor mio è molto molto paziente e mi tranquillizza perchè ormai mi conosce bene, e nel mentre tento disperatamente di domare il cespuglio d'alghe che ho per capelli e metto un fermacoda a contenere il tutto che Carrie Bradshaw di Sex & the City storcerebbe il naso ( ne ha parlato lungamente in una puntata dell'orrido fermacoda) poi tiro giù tutto l'armadio e lo butto sul letto, per poi uscire vestita con la mia prima scelta. Ma non è che sono sicura più di tanto.

Che capita che in giorni dispari mi alzo, mi guardo allo specchio e vedendo le mie occhiaie mi sento quasi gnocca come la stupenda portatrice sana di occhiaie Carolina Crescentini. Che mi danno quel non so che, infatti non lo so spiegare, ma fanno tanto diva d'altri tempi. Che ho la voce roca e più sensuale del solito, molto Marlene Dietrich, e toh, metto la prima cosa che capita e sembro una it girl, una Sienna Miller de noantri, con lo spillone woodoo infilato nel cespuglio comprato all'Isola d'Elba che in realtà sarebbe una di quelle matite etniche per fermare uno chignon, puntato proprio sopra la testa, sicura di me stessa.

Sono bipolare mica per ridere.

Che alla fine, c'è chi vede il bicchiere mezzo vuoto e chi quello mezzo pieno, io li vedo sempre tutti e due, a giorni alterni, pari e dispari come le targhe alterne delle automobili.

L'unica soluzione è bersela quella minchia di acqua che c'è nel bicchere, sperando che almeno non sia acqua, che sia deliziosamente frizzante, preferibilmente rosè e che abbia tante tante tante bollicine.

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